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Malala attentato: Il primo sospetato studiava chimica in Swat

(foto CNN)
Nove sospettati sono stati arrestati con accuse di aver sparato alla 14enne attivista per i diritti dei minori, Malala Yousufzai, dalla Polizia. Secondo i funzionari comunque i principali colpevoi comunque rimangono lontani da essere catturati.
Malala, che ha parlato contro i Talebani ha ricevuto una pallotola in testo il 9 Ottobre 2012. La polizia ha identificato Atta Ullah Khan, un giovane di 23 anni come primo sospettato nel distretto di Swat.
Secondo la polizia Khan era uno studente di laurea in chimica. Ha ottenuto Bachelors of Science in fisica presso la Jahanzeb College in Swat.
Secondo il preside della scuola, Alam Zeb, Khan aveva dichiarato diverse date di nasciti ai ufficiali della scuola. Quando Zeb ha condannato l’attentato contro la scuola lui era anche sorpreso che ci fosse uno studente del College coinvolti in un simile attentato.
Secondo le fonti della CNN la polizia insieme con altri sei uomini da Swat ha arrestato anche la madre, il fratello e la fidanzata di Khan.
Secondo un funzionario della polizia i parenti del sospetato non sono accusati di complicità. Il funzionario ha chiarito il coinvolgimento di Khan nell’attentato.

Malala ha subito l’attacco quando stava tornando a casa dalla scuola. Tehreek-i-Taliban Pakistan (TTP) portavoce Eshanullah Ehsan ha dichiarato che sono stati loro ad attaccare Malala.
Il Ministro del Interno Rehman Malik aveva dichiarato che gli attentatori sono stati identificati. Questa fretta per trovare attentatori di Malala e riuscire ad identificarli ma non riuscire a trovare e nemmeno ad identificarli fa nascere molte domande sulla modalità e sulle ragioni svolte sull’Omicidio del Ministro Federale per le Minoranze Religiose Shahbaz Clement Bhatti. Della morte di Shahbaz si evita di parlare nei media e non c’è nessun risultato decisivo sul suo omicidio.
Malala, tramite un blog internazionale, ha dato visibilità alla vita orribile con la vita sotto i talebani e ha parlato fortemente della necessità dell’educazione femminile anche nelle zone come Swat che da ultimi tre anni è sotto attacco da parte degli Talebani proprio per questa ragione. Ora Malala è stata curata in Inghilterra e sta migliorando velocemente ma quando si è trattato di una bambina 14enne pure lei, Rimsha Masih, si è discusso per tenerla in Pakistan perchè portarla fuori per salvarla l’avrebbe fatta diventare motivo di imbarazzo al paese. Allora si domanda se anche la giustizia e la pietà sono solo per “alcuni cittadini del Pakistan”!

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