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Archive for marzo 2012

Versetti del Corano e parole del Profeta tolte dai libri scolastici nel Nord Pakistan: Jamaat-i-Islami manifesta contro questo cambiamento


Jamaat-i-Islami, storico partito-movimento islamico di stampo fondamentalista, ha manifestato il 23 e 24 di Marzo nella provincia del Nord Pakistan , Khyber Pakhtunkhwa, contro la cancellazione dei versetti del Sacro Corano e dei Ahadis, i detti del Profeta, dai libri scolastici.
Secondo Jamaat-i-Islami (JI) e i 36 movimenti islamici alleati questo è un tentativo di secolarizzare Pakistan danneggiando l’integrità dell’Islam stesso. Secondo JI il governo regionale ha fatto questo passo sulla richiesta e sotto la pressione internazionale ma la corruzione e l’atteggiamento di vita corretti sono possibili solo sotto la guida del Jamaat-i-Islami. In quest’occasione oltre ai leader della Jamaat-i-Islami anche altri Ulema hanno proposto delle linee guida per islamizzazione del Pakistan e hanno fortemente condannato la minima possibilità di aprire il rifornimento per la Nato via terra.
Minacciando il governo hanno dichiarato che attacheranno i parlamentari e i loro capi partito nel caso Pakistan approvasse la ri-apertura degli rifornimenti Nato. Secondo alcuni lettori questa è una velata minaccia al governo contro ogni passo che si potrà fare per la cancellazione dei versetti Coranici e i detti del Profeta sulla scala nazionale.
Finora esiste solo un studio a livello internazionale che ha preso 100 testi scolastici, presi a caso, e analizzati per verificare quanti brani incitassero all’odio religioso. Risulta che in Pakistan dalla scuola elementare all’università lo studio dell’Islam è obligatorio e in qualsiasi materia dalla matematica alla fisica, biologica, chimica, ci sono le frasi del Corano e i detti del Profeta che dà “certi” orientamenti. Queste aggiunte religiose sono state fatte negli anni 70 e 80 quando addirittura per sostenere la guerra contro la Russia in Afghanistan sono stati creati i Mujahedeen in Pakistan e per loro i libri sono stati stampati negli Stati Uniti.

Shahbaz Bhatti: Vita e martirio di un cristiano in Pakistan

Presentazione del libro “SHABHAZ BHATTI. Vita e martirio di un cristiano in Pakistan”

di Roberto Zuccolini e Roberto Pietrolucci
Venerdì 16 marzo 2012, ore 17.30
Basilica di San Bartolomeo all’Isola, 22 – Roma

Intervengono

Andrea Riccardi, Ministro per la Cooperazione e l’Integrazione
Paul Bhatti, Consigliere del Primo Ministro del Pakistan per gli Affari delle Minoranze
Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire
Card. Jean-Louis Pierre Tauran, Pres. Pontificio Consiglio Dialogo Interreligioso

Coordina

Mario Marazziti

Saranno presenti gli autori

Una riflessione di Andrea Riccardi (Fondatore della Comunità di S. Egidio) sul libro:

“Questo libro esce a un anno dalla morte di Shabhaz Bhatti. E’ la storia di un cristiano che non si è arreso di fronte a chi pensa che in Pakistan sia impossibile vivere insieme. E’ la storia di un uomo che ha lottato a mani nude ed è morto martire. La sua vicenda ci fa entrare nel mistero di una vita vissuta per gli altri fino alla morte. E’ una storia preziosa, non solo per i cristiani, ma per tutti: per il suo Paese, che dal 1947 cerca una via per la pace e la coabitazione, come per il mondo intero, abitato ancora da troppi conflitti, a sfondo politico, etnico e religioso”.

Movimento dei talebani Pakistani ha rimosso il proprio vice-presidente “Faqir Muhammad”


Tehreek-e-Taleban Pakistan nell’ultimo consiglio direttivo, composto da nove commandanti, ha rimosso dall’incarico il proprio “Naib-Amir” (vice-presidente) dal ruolo da leader che ora continuerà il suo lavoro da attivista per il movimento da membro ordinario. Questa dichiarazione è stata trasmessa tramite il porta voce Ehsan-ullah-Ehsan sull’indicazione del proprio presidente Hakeem Ullah Mehsood in una intervista alla BBC.
Il porta voce dei talebani pakistani non ha spiegato il motivo della rimozione del vice-presidente Faqir Muhammad che proviene dall’agenzia di Bajod. Alcuni analisti commentano che Faqir era criticato per i suoi ultimi contatti con il governo del Pakistan. L’anno scorso in occasione della Eid ul Fitar quando i talebani pakistani avevano rapito 20 bambini nell’Agenzia di Bajod Maulvi Dad Ullah aveva accusato Faqir Muhammad di contatti con il governo del Pakistan e dichiarava che Faqir Muhammad non ha niente a che fare con il movimento dei talebani pakistani. Dopo alcuni giorni di questo episodio Faqir Muhammad aveva confermato che ci sono dei problemi tra lui e il movimenti ma manteneva il suo incarico.
La notizia è disponibile in urdu anche sul seguente link dell’agenzia Khabrain:
http://www.khabraingroup.com/newspaper-detail10.htm